Introduzione sul problema dell’accumulo di scorte in magazzino
L’eccesso di scorte in magazzino è un problema comune che molte piccole e medie imprese si trovano ad affrontare. Si verifica quando il livello delle scorte supera la domanda effettiva e il magazzino si riempie di merci invendute. Secondo uno studio dell’NestEgg, il 60% delle PMI accumula scorte non necessarie che impattano negativamente sulla redditività.
Avere un eccesso di magazzino comporta diversi rischi per le aziende. Innanzitutto si hanno costi più elevati per lo stoccaggio e la gestione della merce invenduta. Inoltre, il capitale rimane immobilizzato in prodotti che non generano ricavi. Ciò può portare a problemi di liquidità e riduzione dei flussi di cassa. Infine, le eccedenze possono diventare obsolete e svalutarsi nel tempo.
Per questi motivi, è fondamentale per le PMI imparare a gestire in modo efficiente il livello delle scorte ed evitare pericolosi accumuli di merce invenduta in magazzino.
Cause principali dell’eccesso di magazzino
Ci sono diverse cause che possono portare all’accumulo di scorte in eccesso in magazzino. Tra le principali figurano:
Errori di previsione della domanda. Una stima errata delle vendite future può far sì che si acquisti un surplus di prodotti che poi non trovano sbocco sul mercato. Sopravvalutare la domanda porta ad un eccesso di approvvigionamento.
Obsolescenza dei prodotti. I continui miglioramenti e innovazioni di prodotto, uniti ai mutamenti nelle preferenze dei consumatori, possono rendere alcuni articoli rapidamente obsoleti e invendibili. La gestione dell’obsolescenza è una sfida significativa per evitare l’accumulo di scorte obsolete.[1]
Politiche di overstocking. Alcune imprese adottano deliberatamente strategie di surplus di magazzino, acquistando quantità superiori al necessario per minimizzare le rotture di stock. Ma questo aumenta il rischio di accumulo di eccedenze.[2]
[1] https://www.magazzinoefficace.it/la-guida-definitiva-alla-gestione-delle-scorte/
[2] https://agicap.com/it/articolo/come-ridurre-le-rimanenze-di-magazzino/
Rischi di avere troppe rimanenze
Avere un eccesso di scorte in magazzino comporta diversi rischi per le aziende. Tra i principali rischi derivanti dalle rimanenze in eccesso vi sono:
Costi di stoccaggio più elevati: un magazzino pieno di merce invenduta significa costi più alti per lo stoccaggio in termini di spazio, personale, movimentazione, gestione degli inventari, etc. Secondo Slimstock, per ogni articolo in eccedenza, i costi di stoccaggio aggiuntivi possono arrivare fino al 25% del suo valore.
Immobilizzo di capitale: le rimanenze immobilizzano capitale che potrebbe essere investito altrove in modo più proficuo. Inoltre, il capitale bloccato in magazzino non produce ulteriore valore per l’azienda.
Svalutazioni: col passare del tempo, il valore delle rimanenze tende a diminuire a causa di fattori come l’obsolescenza tecnologica o il cambiamento della domanda. Ciò porta a svalutazioni di magazzino che hanno un impatto negativo sui profitti.
Aumento rischi operativi: un magazzino sovraccarico di merce è più difficile da gestire e aumenta il rischio di danni, furti e errori di picking e spedizione che possono avere conseguenze negative sui clienti.
Come calcolare il livello ottimale di scorte
L’indice di rotazione del magazzino è un utile strumento per calcolare il livello ottimale di scorte. Si calcola dividendo il costo della merce venduta in un certo periodo di tempo (es. 1 anno) per la media del valore delle scorte in magazzino nello stesso periodo:
Indice di rotazione = Costo merce venduta / Media valore scorte in magazzino
Ad esempio, se in un anno sono state vendute merci per un costo di 500.000€ e la giacenza media del magazzino era di 100.000€, l’indice di rotazione è 5 (500.000 / 100.000).
In generale, un indice di rotazione elevato (maggiore di 5) indica un magazzino efficiente con bassi livelli di scorte. Al contrario, un indice basso (minore di 3) segnala un eccesso di scorte immobilizzate. Il range ottimale è tra 3 e 5 a seconda del settore in cui opera l’azienda.
È bene calcolare l’indice di rotazione con frequenza (es. trimestralmente o semestralmente) per monitorare l’efficienza del magazzino e intervenire prontamente in caso di scostamenti dall’intervallo ottimale. Una corretta gestione delle scorte evita immobilizzi di capitale e riduce i costi logistici.
Quando è il momento di smaltire
Capire quando è arrivato il momento di smaltire le eccedenze di magazzino è fondamentale per liberare risorse immobilizzate e migliorare la redditività dell’azienda. Ci sono alcuni indicatori chiave che segnalano la necessità di intervenire:
Bassa rotazione magazzino
Un indice di rotazione del magazzino troppo basso indica che le scorte rimangono a lungo invendute. Secondo Studiorebecca, se il magazzino ruota meno di 3 volte in un anno è opportuno attivare strategie di smaltimento.
Alta incidenza rimanenze su fatturato
Se il valore delle rimanenze di magazzino è elevato rispetto al fatturato annuo, ad esempio oltre il 30%, significa che c’è un eccesso di scorte da smaltire. Come indicato da Blog Stesi, bisogna monitorare l’incidenza delle rimanenze ed intervenire se troppo alta.
In sintesi, bassa rotazione e alta incidenza delle rimanenze sono segnali che è arrivato il momento di attivare strategie promozionali, canali alternativi di vendita o soluzioni di smaltimento per liberare il magazzino.
Strategie di vendita promozionale
Per smaltire velocemente le scorte in eccesso, una delle strategie più efficaci è quella di attivare delle vendite promozionali, proponendo sconti e offerte speciali ai clienti. Ecco alcune delle principali tecniche promozionali da mettere in atto:
Sconti – Si possono offrire sconti percentuali su determinate categorie di prodotti o su tutto il magazzino. Ad esempio, sconti del 10-20% su articoli selezionati, oppure saldi fino al 50% su tutte le rimanenze. Maggiore è lo sconto, più sarà efficace nel generare vendite rapide.
Offerte speciali – Un’altra idea è proporre delle offerte speciali, come il 3×2, dove il cliente acquista 3 prodotti e ne paga solo 2. Oppure omaggiare un prodotto in regalo oltre una certa soglia di spesa. Queste promozioni invogliano all’acquisto di più articoli contemporaneamente.
Vendite flash – Si tratta di sconti speciali per periodi limitati, ad esempio del 20-30% su alcuni prodotti solo per 24/48 ore. Le vendite lampo creano un senso di urgenza nei clienti, spingendoli all’acquisto immediato per non perdere l’offerta speciale.
Canali alternativi di vendita
Oltre alle strategie di vendita promozionale, è possibile smaltire le merci in eccesso attraverso canali alternativi quali la vendita all’ingrosso, online o negli outlet.
La vendita all’ingrosso consente di liberarsi rapidamente di grandi quantità di prodotto, anche se probabilmente a prezzi scontati. Si tratta di una soluzione efficace quando l’obiettivo principale è svuotare il magazzino nel minor tempo possibile.
In alternativa, è possibile ricorrere ai numerosi siti e piattaforme per la vendita online come eBay, Amazon, Subito.it e Wallapop. Questi marketplace digitali permettono di raggiungere un ampio bacino di acquirenti potenziali a cui rivendere i prodotti invenduti, spesso senza dover sostenere i costi di un negozio fisico.
Un’ulteriore opzione sono gli outlet e i temporary store, negozi temporanei allestiti appositamente per vendere a prezzi scontati i prodotti in eccedenza. Questo canale richiede un investimento in termini di spazi, allestimenti e personale, ma consente di massimizzare i profitti recuperando valore dalle rimanenze.
Opzioni di smaltimento
Oltre alle strategie di vendita, esistono altre opzioni per smaltire in modo efficiente le rimanenze in magazzino. Tre soluzioni alternative comunemente utilizzate sono le donazioni, la distruzione e il riciclo delle merci.
La donazione delle eccedenze di magazzino ad associazioni ed enti non profit può essere una valida strategia di Corporate Social Responsibility. Come indicato da Studio Caggegi, per i beni obsoleti è possibile optare per la cessione gratuita a Onlus e associazioni riconosciute. Oltre ai benefici fiscali, si tratta di un’opzione eticamente apprezzabile.
In alcuni casi, quando la merce è danneggiata o non più vendibile, si può ricorrere alla distruzione. Anche se comporta uno spreco, talvolta è l’unica soluzione praticabile. È importante affidarsi a operatori qualificati per lo smaltimento, nel rispetto delle norme ambientali.
Infine, per alcuni prodotti è possibile il riciclo e il recupero di materie prime. Ad esempio, capi di abbigliamento e accessori possono essere riciclati per creare nuovi prodotti. Anche in questo caso è necessario rivolgersi a realtà specializzate in grado di recuperare valore dalle rimanenze invendute.
Come evitare l’accumulo di rimanenze
Per evitare che il problema delle eccedenze di magazzino si ripresenti in futuro, è fondamentale mettere in atto alcune strategie preventive:
Innanzitutto, è essenziale migliorare le previsioni della domanda utilizzando modelli statistici più accurati che tengano conto di fattori stagionali, promozioni, lanci di nuovi prodotti, etc. Pianificando meglio i volumi di vendita attesi, si eviteranno ordini eccessivi.
Un altro approccio molto efficace è applicare la filosofia del Just in Time, ordinando le scorte in piccoli lotti e frequenza elevata in modo da ridurre al minimo le giacenze. Il JIT consente di sincronizzare gli arrivi con i consumi reali.
Infine, è importante ridurre i lead time di consegna da parte dei fornitori, in modo da poter riordinare velocemente e non tenere scorte eccessive come “sicurezza”. Lead time più brevi offrono maggiore flessibilità nella gestione degli ordini.
Seguendo questi principi si può ottimizzare la pianificazione degli acquisti ed evitare in futuro pericolosi accumuli di magazzino invenduto.
Riepilogo e takeaways
L’accumulo di rimanenze in magazzino è un problema comune per molte PMI, dovuto principalmente a errori di previsione della domanda, obsolescenza dei prodotti e politiche di acquisto eccessive. Mantenere troppi prodotti invenduti comporta rischi di immobilizzo del capitale, costi di stoccaggio e svalutazioni.
È fondamentale monitorare con attenzione il livello ottimale delle scorte tramite l’indice di rotazione, ed intervenire prontamente in caso di accumulo eccessivo. Le strategie più efficaci per smaltire le eccedenze includono vendite promozionali, canali alternativi di vendita e opzioni come donazioni o vendita all’ingrosso.
In conclusione, è importante migliorare le previsioni della domanda, adottare un sistema Just in Time, e rivedere le politiche di acquisto per evitare in futuro l’accumulo di magazzino. Con una corretta pianificazione e rapidità d’azione, le PMI possono gestire efficientemente le rimanenze e ottimizzare la rotazione di magazzino.